Dal potere alla consapevolezza – Trieste
Viaggio attraverso la storia dell’uomo per comprendere il qui e ora
La storia dell’umanità pare un rincorrersi di eventi e situazioni legate all’uso e all’abuso del potere. Così anche guardando le situazioni sentimentali, famigliari e i rapporti di amicizia e persino di solidarietà vi troviamo sovente l’uso del potere.
Oggi il potere non si mostra come in passato, dove era palese e talvolta istituzionalmente violento. Oggi il potere è solo apparente meno coercitivo, ma è più subdolo e crea una sorta di sonno e condizionamento che porta gli esseri umani ad essere spesso inermi, condizionati e spinti a pensieri e modi di vedere la realtà conformi. Si dà così spesso alle persone la sensazione di essere e pensare liberamente, quando invece non accade.
Oggi il potere non si mostra come in passato, dove era palese e talvolta istituzionalmente violento. Oggi il potere è solo apparente meno coercitivo, ma è più subdolo e crea una sorta di sonno e condizionamento che porta gli esseri umani ad essere spesso inermi, condizionati e spinti a pensieri e modi di vedere la realtà conformi. Si dà così spesso alle persone la sensazione di essere e pensare liberamente, quando invece non accade.
Per comprendere se stessi è fondamentale comprendere il tempo in cui si vive e come si è trasformato nel tempo l’uso e l’abuso del potere. Per poter vedere e far fronte a questo potere è necessario iniziare da noi, poiché è solo attraverso una presa di coscienza che ci fa avere una solidità interiore, possiamo essere meno condizionabili: se vediamo possiamo indignarci e contrastare.
Non è necessario demonizzare il potere, perché comunque per costruire è necessaria la capacità, l’organizzazione, fare scelte precise e veloci. Quello che va riconosciuto, anche in chi ci governa, è la sete di potere fine a se stesso, osservare le menzogne reiterate che ci vengono propinate, distinguere chiaramente i fatti dalla loro interpretazione, discernere fra bisogni reali e bisogni indotti. Per fare questo dobbiamo sapere chiaramente chi siamo, dove siamo e cosa è davvero importante per noi. E saper ascoltare, un ascolto reale che non sia preceduto dalle nostre soluzioni e dai nostri preconcetti, giusti o sbagliati che siano. Lo stesso metodo che va applicato sia a chi ci sta vicino, ai nostri affetti, sia alla politica e alla filosofia. Solo chi ascolta davvero sa trasformare il potere in capacità di fare, amore e condivisione, anziché affermazione del proprio ego sugli altri e potere che prevarica e condiziona.
Un seminario per imparare, anche attraverso la storia dell’uomo dall’antichità, ad usare in positivo il potere, iniziando ad applicarlo su di noi e sui nostri automatismi negativi, trasformandolo in quello che in molte tradizioni è chiamato “potere su se stessi”.
Oggi il potere non va affrontato con la violenza, ma con lo stato di veglia e con la capacità di formulare una propria opinione conseguente ad un libero pensiero. Ed è necessario un risveglio a se stessi e al mondo, primo passo che richiede intelligenza e continuità nel corso della propria esistenza mantenendosi sempre in relazione col mondo.
Oggi il potere non va affrontato con la violenza, ma con lo stato di veglia e con la capacità di formulare una propria opinione conseguente ad un libero pensiero. Ed è necessario un risveglio a se stessi e al mondo, primo passo che richiede intelligenza e continuità nel corso della propria esistenza mantenendosi sempre in relazione col mondo.
(Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all’organizzatore dell’evento – vedi riquadro)