La capacità di vedersi in modo obiettivo, di essere testimoni della propria vita e delle proprie azioni, è fondamentale per un’autentica trasformazione personale. Questo processo di auto-osservazione non è meramente un atto di introspezione, ma un vero e proprio impegno verso la consapevolezza di sé che può portare a cambiamenti significativi nel modo in cui viviamo e interagiamo con gli altri.
La visione di sé, quando accuratamente coltivata, ci permette di riconoscere le nostre vere esigenze, desideri e paure. Questa consapevolezza diventa la base da cui possiamo iniziare a narrare la nostra vita in termini che riflettono più fedelmente chi siamo e chi aspiriamo ad essere.
Questo processo di narrazione personale non è statico; è dinamico e si evolve con noi, permettendoci di riscrivere le storie limitanti che ci tengono intrappolati in cicli di comportamento che non servono al nostro benessere o alla nostra crescita.
L’azione cosciente, quindi, diventa il naturale proseguimento di questa visione e narrazione di sé. Non si tratta solo di agire con intento, ma di farlo in modo che sia in armonia con la nostra autentica visione di chi siamo. Questo richiede coraggio, poiché spesso dobbiamo affrontare e superare le resistenze interne che ci impediscono di cambiare.
Da “L’arte di amare” di Erich Fromm, una frase che rispecchia questa idea è: “L’amore non è principalmente una relazione con una specifica persona; è un’attitudine, un orientamento del carattere che determina i rapporti di una persona con il mondo come un tutto, non verso un oggetto d’amore”. Questa prospettiva sottolinea l’importanza di sviluppare se stessi come prerequisito per amare gli altri in modo autentico e significativo, evidenziando come la visione e l’azione cosciente su se stessi non solo cambino il corso della nostra vita ma anche la qualità delle nostre relazioni.
Sauro Tronconi