La crisi dell’autorità culturale, che origina dalla sostituzione di logiche di tipo quantitativo ai tradizionali parametri qualitativi, si afferma con l’imporsi di un individualismo sempre meno disposto a venire a patti con la realtà. La disintermediazione caratteristica della rivoluzione informatica, insieme alla disponibilità di sconfinati giacimenti di conoscenza a portata di un clic, ha assestato il colpo di grazia al vecchio edificio della conoscenza. Basandosi su una bibliografi a internazionale, il saggio alterna riferimenti storici a concreti esempi tratti dalle cronache di ogni giorno. Al centro dell’indagine sono alcuni temi fondamentali del dibattito contemporaneo, come il tramonto degli intellettuali, la disfatta della scuola, i social e le nuove tecnologie. Le soluzioni non sono facili, ma l’autore indica qualche strada che potrebbe essere utilmente percorsa. La pandemia ha ridefinito gli equilibri del mondo e sembra avere riaperto nuove chance al sapere e alle élite.
Consiglio questo testo a chi voglia ampliare l’osservazione sul momento storico che stiamo attraversando e sulle ragioni e cause. Brevini è uno degli intellettuali italiani che ancora possiede il “lume” della ragione.