Il Cammino dei Kami – Sacralità e natura, purificazione e meditazione nelle pratiche dello Shintoismo antico – Torino
Torino, sabato 30 novembre dalle 14,30 alle 18,30 e domenica 1 dicembre dalle 9,30 alle 16,00
Seminario con Sauro Tronconi
Il seminario si apre con una serie di interrogativi profondi sulla natura della realtà e il nostro posto in essa: possiamo interagire con il tempo e lo spazio attraverso la nostra coscienza? Siamo veramente capaci di fare scelte libere, o è tutto predeterminato? La nostra esistenza è il risultato del caso o segue un ordine nascosto? Queste domande pongono le basi per un viaggio esplorativo che si snoda attraverso il fascino e il mistero celati dietro il numero 137, un valore cruciale al cuore della fisica quantistica e considerato fondamentale per l’esistenza della realtà come la conosciamo.
Questo numero rappresenta il valore inverso approssimato della costante di struttura fine, che regola la forza dell’interazione elettromagnetica tra particelle cariche, fondamentale per fenomeni come il legame chimico, la luce visibile, e la vita stessa.
Il valore di 137 è stato riscoperto dalla fisica del ventesimo secolo ma era noto fin dall’antichità, con probabili origini nella Mesopotamia, e ha trovato significato anche nella cultura ebraica medievale attraverso la Kabbalah. Secondo la Gematria, metodo che attribuisce un valore numerico a ciascuna lettera dell’alfabeto ebraico per cercare significati nascosti nei testi sacri, il numero 137 corrisponde al valore numerico della parola “Kabbalah” (קבלה (stessa, ottenuto sommando i valori delle lettere:
Kuf (ק = (100, Bet (ב = (2, Lamed (ל = (30, Hei (ה = (5, per un totale di 137.
Durante il seminario, verranno approfonditi i ruoli e le implicazioni di questo numero nel contesto delle leggi fondamentali dell’universo, mostrando come un valore diverso della costante di struttura fine avrebbe portato a una realtà completamente differente in termini di struttura dell’universo,
chimica, biologia e percezione del mondo. Saranno esplorate le teorie di eminenti scienziati, inclusi Arthur Eddington, i premi Nobel per la fisica Wolfgang Pauli e Richard Feynman, che hanno tentato di spiegare l’importanza di questo specifico valore, aprendo nuovi orizzonti di pensiero filosofico e scientifico.
Questo seminario offre un’opportunità unica per indagare il legame misterioso tra numerologia, fisica e realtà, presentando una visione affascinante e diversa di noi stessi e dell’universo. L’effetto sincronico della realtà e la connessione con la Kabbalah medioevale sottolineano come il 137 ci apra la mente a una comprensione più profonda della nostra esistenza e dell’universo, fornendo strumenti potenti per interagire con la nostra realtà oggettiva. Il numero 137, semplice nella forma ma potente nel significato, è presentato come un elemento chiave che definisce l’essenza stessa
della realtà.
Nel contesto del seminario “137: Il numero misterioso tra scienza, spiritualità e sincronicità”, i partecipanti saranno guidati attraverso un percorso esperienziale che integra antiche saggezze con scoperte scientifiche moderne, focalizzandosi su vibrazioni e simboli della Kabbalah legati al numero di Dio e al vero nome del divino. Questa parte del seminario mira a esplorare le connessioni profonde tra il sacro e la scienza, evidenziando come il numero 137, che rappresenta il valore inverso della costante di struttura fine, sia intrinsecamente legato alla spiritualità e alla struttura dell’universo.
Attraverso pratiche di meditazione specifiche, i partecipanti lavoreranno per aprire la propria coscienza e i chakra superiori alla sensibilità della “costante di struttura fine”, al fine di percepire direttamente come questa costante sia non solo una cifra astratta della fisica, ma una presenza viva e operante nella vita di ogni individuo. Questo processo di apertura e sensibilizzazione è volto a creare un ponte tra il sé interiore e le leggi fondamentali che governano l’universo, promuovendo una comprensione più profonda di come siamo connessi a tutto ciò che esiste.
In aggiunta, il seminario prevede sessioni di sperimentazione di percezione ampliata, dove i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare stati di coscienza estesi e percepire aspetti della realtà che normalmente restano al di fuori della portata dei cinque sensi. Queste pratiche sono progettate per dimostrare in modo concreto l’impatto della “costante di struttura fine” sulla percezione della realtà e sul nostro vissuto quotidiano.
(Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all’organizzatore dell’evento – vedi riquadro)