Simboli di protezione
Date
5 serate in presenza a Faenza
Tutti i mercoledì dal 4 maggio al 1 giugno dalle 20:30 alle 22:30
È necessaria la prenotazione (il percorso inizierà solo al raggiungimento di un numero minimo).
Il percorso è riservato a ricercatori esperti e non è possibile partecipare a qualche serata saltuariamente, perché è un work in progress di apprendimento.
Ad ogni serata, oltre all’apprendimento e alla sperimentazione del simbolo proposto, si creerà un “simbolo soggettivo” composto da una struttura in cinque parti sviluppata dal ricercatore in relazione alla conoscenza dei simboli proposti.
“I simboli di protezione sono anche simboli che generano forza e sono legati ad aspetti diversi; ci sono i simboli di protezione legati alla salute, al rafforzare il corpo e anche lo spirito, perché il ben stare non viene solo dal corpo, l’animo produce spesso i mali nel corpo.
Poi ci sono i simboli che ti proteggono, dandoti la capacità di vedere quali sono le grandi forze che agiscono, e che noi non possiamo contrastare. Ci aiutano a renderci consapevoli di quelle forze e come renderle amiche e farle lavorare a nostro favore, invece che contro di noi.
Esistono, poi, simboli che ci proteggono dal male che facciamo a noi stessi, dalle ripetizioni, dal vedere nero ciò che non è, dalle abitudini da cui non sappiamo staccarci, dal non aver fede in noi e dal sentirci sempre troppo poco….
Ancora, simboli che ci proteggono dagli altri, che non è che cambiano gli altri, ma cambia il nostro modo di avere relazioni con gli altri, ci aiutano ad essere più forti contro il giudizio e più accoglienti nel sentire.
E per ultimi i simboli più difficili, che sono i simboli di protezione dal tornare indietro nel cammino, dal fare sì che questa lunga vita, fatta forse di altre vite che ci attendono, non torni troppo indietro e ci faccia ripetere i vecchi errori. Questi simboli di protezione sono legati alla preservazione della memoria.”
Il percorso
È un percorso di insegnamento e sperimentazione, storico, cultuale e pratico legato alla trasmissione simbolica, ovvero i simboli che ci arrivano da varie tradizioni antiche e di cui tutte le culture sono impregnate. Quei simboli che in alcuni casi sono all’origine degli archetipi dell’inconscio collettivo e ci permettono una conoscenza più ampia ed emozionale rispetto a quella deduttiva.
Attraverso l’uso pratico di alcuni simboli e il loro effetto sul sistema uomo, impareremo a riconoscere e dirigere la nostra costruzione interiore, che è semplicemente la nostra struttura interna alla base delle nostre scelte e delle nostre decisioni. Una struttura interiore ben radicata è all’origine della capacità massima di libero arbitrio che ogni essere umano possiede. Tutto il percorso sarà direzionato ad imparare ad entrare con i simboli acquisiti in relazione alla propria vita in modo da poter sperimentare e consolidare il proprio percorso individuale.
Il simbolo non è solo un segno grafico, ma un collegamento tra percorsi individuali e collettivi, tra memoria personale e memoria collettiva. Il simbolo diviene vivo quando siamo noi stessi ad alimentarlo, a metterlo in circolo nella nostra esistenza e come ogni cosa che acquista vita diviene generativo e crea nuove idee, azioni e collegamenti. Dalle tradizioni ci arrivano migliaia di simboli che a ben vedere rappresentano l’humus di crescita di ogni civiltà umana, un patrimonio spesso sottovalutato e disconosciuto, relegato in un ambito popolare magico e superstizioso, che invece, quando emerge nel giusto modo, rappresenta un vero tesoro da sfruttare.
Programma incontri
- Mercoledì 4 maggio – Il corpo vitale
Rafforzare corpo e spirito - Mercoledì 11 maggio – Forze fuori controllo
Renderci amiche le grandi forze e farle lavorare per noi - Mercoledì 18 maggio – Per me e non contro di me
Proteggersi dal male che facciamo a noi stessi - Mercoledì 25 maggio – Amici e nemici
Cambiare il modo di relazionarsi con gli altri - Mercoledì 1 giugno: La lunga vita
Preservare la memoria per non regredire
(Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all’organizzatore dell’evento – vedi riquadro)