“Ho passato tutta la mia vita di adulto proponendo agli altri le mie esperienze e sperimentando, con loro, nuove e diverse vie di crescita interiore: dalla meditazione, alle tecniche di attenzione dei Dervisci del 1200; dalla bioenergetica di Alexander Lowen, all’osservazione della psicologia classica. Mi sono spinto in acque diverse e spesso poco esplorate, ho cercato di comprendere il significato di “fare filosofia” per un presocratico o per un pitagorico, ho pescato a piene mani dalla cultura del rinascimento e dai Veda dell’India antica, ho lavorato cercando di comprendere il senso del teatro nell’antichità, ho cercato di rispettare quei contenuti che formano la base del nostro pensiero e anche di recuperare i linguaggi simbolici e matematici di molte culture, che andrebbero riscoperti e utilizzati come potenzialità di trasmissione culturale. Tutto questo, non per fare un’operazione di sincretismo, perché, a mio avviso, non è culturalmente corretto mescolare le cose uniformandole. Ritengo sia invece opportuno che ogni cosa mantenga ben chiara e distinta la propria diversità e peculiarità: lo scopo è quello di andare avanti, mantenendo le differenziazioni, per avere nuove visioni e nuove possibilità di esplorare noi stessi.”
Sauro Tronconi
Self Awareness Growing Process
(Processo di crescita dell’autoconsapevolezza per lo sviluppo delle capacità personali e l’evoluzione interiore)
L’uomo cerca da sempre risposte ai molteplici, drammatici e assai concreti “problemi della vita”.
Nella società contemporanea, accade di frequente che le persone siano confuse da messaggi contrastanti o sottoposte a forti stati di stress e che, talvolta, avvertano un senso di insoddisfazione e di vuoto, le cui cause non sono facilmente identificabili. La struttura della nostra società ci sottopone ad un bombardamento massmediologico di modelli legati all’immagine, al potere, al denaro; modelli che proiettano verso l’imitazione e l’omologazione. Le figure che la pubblicità e i mass media in genere ci propongono sono figure perfette, che tendono a far scomparire l’idea di sofferenza, vecchiaia, diversità, morte, esaltando l’efficienza e la superficialità: modelli quasi sempre irraggiungibili, che spingono nel sogno, nel desiderio, generando aspettative non realizzabili e, di conseguenza, frustrazione. Accade anche che, a differenza di società del passato più ristrette e limitate, ci si trovi a confrontarsi rapidamente con molti modi di vedere il mondo e di considerare se stessi: tutto è velocizzato e quantità enormi di informazioni sono a disposizione di molti. Ma questa mole di informazioni non sempre migliora la situazione: spesso rende la scelta più difficile.
Eppure, oggi come in antichità, abbiamo bisogno di soddisfazione, di realizzazione, di sentirci individui, di dare un senso alla nostra vita. Molti iniziano a capire che la felicità e la serenità non sono solo conseguenze legate al possesso o meno di alcune cose, ma si generano in noi attraverso una acquisizione di saggezza interiore, quella saggezza che ci permette di esistere davvero nella nostra vita, senza dipendere esclusivamente dagli eventi che ci accadono.
La ricerca della soddisfazione e della realizzazione è sempre stata molto forte nell’umanità, ma se rimane una forza cieca non sempre ci spinge verso l’evoluzione. Non comprendendo a fondo noi stessi in relazione alla ricerca della soddisfazione e della realizzazione, avviene che essa passi esclusivamente attraverso il riconoscimento, l’approvazione e l’ammirazione delle persone che ci stanno attorno, anche di quelle che non riteniamo importanti nella nostra vita.
Niente di male in tutto questo, ma quando ci viene meno l’approvazione altrui, oppure quando qualcuno non ci nota o non ci considera e ci nega ciò che desideriamo, inevitabilmente la sfiducia in noi stessi ci assale. Se la nostra fiducia dipende solamente dal giudizio degli altri, alterniamo stati di euforia a stati di depressione e lamento, proprio come un pendolo che oscilla.
Questi sono solo alcuni aspetti eclatanti di ciò che molti vivono quotidianamente e, di conseguenza, si tende a riempire l’insoddisfazione e il senso di vuoto con tutto ciò che capita sottomano: dal cibo, alle emozioni, al riconoscimento, al potere. Queste tendenze sono il sintomo di un diffuso disagio, già conosciuto in antichità: per vivere bene, sani e felici occorre dare a noi stessi delle ragioni reali di vita ed è necessario imparare a trovarle dentro di noi.
Per scrollarci di dosso la sfiducia, spesso ricorriamo al credere all’esistenza di un destino dispotico, che decide per noi e programma irrevocabilmente la nostra vita e ci rifugiamo in una ineluttabile sfortuna decisa da qualcosa al di fuori di noi.
Fino a quando non impareremo a prenderci la responsabilità della nostra vita, a fare scelte finalizzate al nostro bene, ad essere centrati e centrali nel nostro percorso, a smettere di creare ideologie su tutto e non inizieremo ad operare reali cambiamenti, non staremo bene con noi stessi e con gli altri.
Nel corso dei millenni, molte voci hanno affermato che la vita è una possibilità, un viaggio per imparare a crescere ed evolvere, per andare verso la nostra realizzazione: ogni evento dell’esistenza può essere un’opportunità. L’uomo ha in sé le potenzialità evolutive per andare verso la propria realizzazione, ma spesso non riesce a sentire ciò che è giusto, non riesce a seguire il buon senso e non è in grado di cogliere le opportunità della vita.
Questo è ciò che intendiamo costruire attraverso il Self Awareness Growing Process (Processo di Crescita dell’Autoconsapevolezza): dare strumenti reali e pratici, aiutare a vedere quanto più chiaramente possibile, creare le condizioni perché ciò avvenga, interrompere quell’ideologia deleteria della consolazione e dell’arroganza ideologica dei detentori di verità. Un modo per creare realmente delle condizioni che permettano a ciascuno di trovare la propria verità, le proprie risposte, la propria unicità.
Il percorso proposto da Sauro Tronconi raccoglie l’eredità di molte tradizioni, antiche e moderne, nella direzione dell’evoluzione e della consapevolezza dell’uomo, in un processo storico e culturale innovativo.
Il Metodo Self è una possibilità concreta di dare una svolta alla nostra vita, imparando a conoscerci, a prendere fiducia nelle nostre potenzialità e, di conseguenza, a dirigere la nostra vita con scelte consapevoli. Un metodo che offre la possibilità di esplorare se stessi, come viaggiatori che scoprono il proprio mondo e che cominciano a rendersi conto delle proprie reazioni e a vederle con occhi nuovi.
Il risultato è riuscire ad agire nella vita quotidiana con forza ed incisività, usando l’intuizione che deriva dalla capacità di collegare in tempo reale ogni esperienza della nostra vita. La fiducia in noi stessi e la soddisfazione non dipenderanno più dall’approvazione degli altri, ma dalla consapevolezza di quello che siamo e non saranno, come prima, soggette agli altrui umori, ma alla nostra coscienza.
Il metodo Self non è la ricerca del potere per soddisfare i desideri, non è dipendenza religiosa o ideologica: è la ricerca della libertà che ognuno di noi può avere attraverso la propria intelligenza e il proprio risveglio interiore.
Cambiare punto di osservazione
“Egli crede di agire con autodeterminazione,
in realtà ogni sua azione
è una reazione ad eventi esterni.”
Sauro Tronconi
Ego ed identificazione | La divisione interiore | La menzogna | Le emozioni negative | Stati di coscienza | Essere coscienti della propria situazione
L’uomo automatico
L’uomo apprende fin dalla nascita, per imitazione, da tutto ciò che lo circonda. Apprende i movimenti, le espressioni, la lingua: ma apprende anche le emozioni e, soprattutto, le reazioni alle proprie e altrui emozioni.
Questo meccanismo di apprendimento e di conseguente azione è fondamentale per l’esistenza, perché ci permette di effettuare tutta una serie di azioni in maniera veloce e pratica, come guidare l’auto, camminare, scrivere al computer o altre cose simili. Quando usiamo lo stesso meccanismo imitativo nel provare sentimenti o reagire alle emozioni, e non è cosa rara, li pensiamo derivanti dal nostro carattere.
Reagire automaticamente nelle nostre emozioni diventa inaccettabile, pensare che i sentimenti che proviamo per qualcuno possano essere condizionati quasi interamente da ciò che abbiamo appreso per imitazione, dalla famiglia o da qualche lettura o film ci sembra impensabile. Eppure, se osserviamo ciò che ci accade, capiamo immediatamente che la nostra vita è permeata da azioni automatiche.
L’uomo automatico pensa di avere il controllo della propria vita, ma, in realtà, reagisce a stimoli esterni, indipendentemente dalla propria reale volontà. Il suo sentire, il suo metro di giudizio, è condizionato dalle induzioni, spesso non volontarie, di altri uomini, dalla cultura nella quale è immerso, dai sensi di colpa inculcati dalla morale: egli non è in grado di controllare quasi nulla, tutto gli accade.
Ma nel momento in cui si comincia a comprendere questo agire meccanico, qualcosa comincia a cambiare.
La molla che fa scattare i primi dubbi sulla nostra reale capacità di sentire, di valutare, di decidere veramente con la nostra testa, è spesso azionata da qualche forte attrito, da un dolore, da una situazione di disagio profondo.
L’uomo automatico può tranquillamente andare alla deriva senza rendersene conto, perché attraversa la vita come un sonnambulo. L’automatismo delle nostre azioni produce infatti un immaginario automatico. A differenza dell’immaginario cosciente, che è una forma di elaborazione di dati ed informazioni e ci dà la possibilità di agire su sistemi molto complessi e di sviluppare intuizioni efficaci, l’immaginario automatico è un sogno incontrollato, che si sostituisce alla realtà: è sognare ad occhi aperti.
Spesso si sente dire che sognare è uno dei sensi più profondi del nostro esistere. Ma se sognare è aspettare che qualcosa accada miracolosamente al di fuori di noi, allora il sogno, che è illusione pura, sarà destinato ad essere frustrato. Solo noi possiamo fare in modo che il sogno si realizzi, cioè che diventi realtà. E possiamo farlo compiendo coscientemente azioni che cerchino di condurci, passo dopo passo, nella direzione della soddisfazione di ciò che è importante per noi.
Origini e caratteristiche del Metodo Self
Il saggio rende semplici le cose complicate,
lo stolto rende complicate le cose semplici.
Lao Tse
Il Metodo Self Awareness Growing Process (Processo di crescita dell’autoconsapevolezza) è un metodo originale creato da Sauro Tronconi ed è il risultato di anni di ricerca, studio e sperimentazione in tutto il mondo. Nasce quindi dalla profonda esperienza di un uomo che ha fatto della ricerca la sua vita, senza mai perdere di vista la realtà, senza mai allontanarsi dalla quotidianità dell’esistenza.
Il merito e l’originalità di questo metodo sta nell’aver usato tecniche antiche e moderne, occidentali ed orientali, creando un sistema adatto alle caratteristiche dell’uomo contemporaneo. Le tecniche che lo compongono permettono, a chi le sperimenta, di cominciare a rendersi conto dei propri meccanismi di azione, meccanismi spesso automatici ed indotti da stimoli esterni. Esse sono validi strumenti che ci permettono di avere sempre meno momenti di reazione automatica, dandoci la possibilità di aver maggiore consapevolezza di noi stessi e del nostro agire, divenendo artefici della nostra vita.
Il Self non è un procedimento analitico, è un metodo che conduce all’osservazione nella più squisita tradizione millenaria delle Scuole di pensiero. Questo significa non focalizzare l’attenzione solamente sul cercare di capire il motivo per cui scattano certi meccanismi automatici, bensì imparare, in ogni momento della nostra vita, ad osservare il loro svolgimento. Osservandoli e comprendendoli è possibile superarli e si diviene, attraverso un naturale processo di crescita interiore, testimoni a se stessi.
L’originalità di questo metodo sta nel consentire alle persone di percorrere una via di crescita personale, che non le estranea dalla vita consueta, ma che, al contrario, trae linfa vitale ed insegnamento dal vivere quotidiano. E’ un metodo che aiuta ad utilizzare gli stimoli provenienti dalla vita di tutti i giorni per far crescere la nostra autoconsapevolezza sulla scia della “Quarta Via” di Gurdjieff. E’ un metodo laico, al quale si può avvicinare qualsiasi persona, perché esso va al di là dei limiti posti da discriminazioni etniche, religiose ed ideologiche. L’unico requisito richiesto è la volontà di concedersi la possibilità di osservarsi per ciò che si è.
L’approccio del Metodo Self è esperienziale: non è limitandoci a studiare ed a leggere che riusciamo a conoscere noi stessi, ma solamente decidendo di provarci concretamente, partendo dall’osservazione e dalla sperimentazione. Non è un metodo indicato per coloro che cercano effetti speciali o illusioni positive per rendere interessante la propria vita, non serve a fornire false speranze e consolazioni, colmando il vuoto o l’insoddisfazione, che spesso alberga nelle persone.
Le metodologie usate da Sauro Tronconi non possono essere associate alla psicoterapia: il lavoro su se stessi non è inteso come un processo di guarigione o di risoluzione di varie problematiche, ma è un lavoro teso al migliorarsi, conoscersi e crescere. Per questo motivo, si rivolge essenzialmente a persone che stanno “bene”, che non hanno in atto patologie o psicosi. Inoltre, uno psicoterapeuta è tenuto a prendersi la responsabilità del proprio paziente e a condurlo, attraverso le modalità che ritiene necessarie, alla guarigione o alla normalizzazione. Tronconi si prende unicamente la responsabilità di passare informazioni e creare le condizioni di crescita in maniera esplicita, non è suo compito, come non era il compito delle Scuole di consapevolezza dell’antichità, dire ciò che è vero o ciò che è falso, o ciò che è giusto o sbagliato per la vita di un individuo, ma creare le condizioni in modo che ognuno sviluppi le proprie peculiarità e la propria visione.
Se vi dessi una mappa vi perdereste. Non affidatevi a mappe preconfezionate, né ad un cartografo che le disegni esclusivamente per voi: sarebbe un’illusione e perdereste la strada. Quello che davvero vi può essere d’aiuto, è l’avere strumenti ed informazioni, in modo che ciascuno di voi disegni la propria mappa. Questo viaggio è il vostro, non affidatelo ad altri per pigrizia. Se non investite su di voi, su chi o cosa dovreste farlo?
Sauro Tronconi
Sauro Tronconi, la sua ricerca e la sua metodologia
Non è possibile parlare di Self Awareness Growing Process senza parlare della ricerca condotta da Sauro Tronconi, ricerca che lo ha portato alla creazione di questo metodo. Il Metodo Self nasce dall’esigenza di creare una metodologia che permetta, in maniera veloce ed accessibile a tutti, di uscire dagli schemi in cui molti di noi sono intrappolati e che determinano la sfiducia in noi stessi e nelle nostre capacità.
Sauro Tronconi inizia studiando psicologia, interessandosi nel contempo all’antropologia ed alla fisica. Attento osservatore e sperimentatore, non si è posto limiti, né culturali, né scientifici, viaggiando alla ricerca di percorsi evolutivi che lo hanno portato ad attraversare oriente ed occidente e ad incontrare alcuni tra i più significativi personaggi di questo secolo.
Nel 1980, a seguito di un viaggio di ricerca in India, si rende conto che, per una persona cresciuta e formata nell’ambito della cultura occidentale, rivolgersi solo alle discipline orientali è una forzatura, un’azione limitante. Frequenta così i corsi di Lowen, padre della bioenergetica, e segue un percorso di psicologia umanistica a Portland, negli Stati Uniti. A metà degli anni 80, nel Tibet indiano, ritrova un’antica metodologia di esplorazione della coscienza, metodo chiamato Jatismaran. Poco dopo, in occidente, entra in contatto con la Disciplina del Reiki ma, non soddisfatto, cerca la vera radice del metodo in Giappone, dove incontra un Maestro Zen, depositario dell’antica disciplina originale del Reiki-Do, il Rev. Gyö Yakada Hizuguchi, divenendone il terzo Maestro in linea diretta dal 1932.
Studioso delle Antiche Scuole orientali e occidentali, ricerca metodi per sviluppare l’attenzione, il ricordo di sé e l’autoconsapevolezza nel corso di numerosi viaggi di studio, esperienze che gli permettono di acquisire una visione diversa da quella accademica.
Dalla sua ricerca nascono anche altri metodi volti allo sviluppo delle potenzialità, come il Tibetan Vibration, il Chakra Awareness, Kamaway e Il sistema (enneagramma e chakra), sviluppati e diffusi con la collaborazione di molti ricercatori.
Assieme ad altri collaboratori, ha fondato Espande Institute for the Development of Self-Awareness (Istituto per lo sviluppo dell’autoconsapevolezza) con vari Centri in Italia, un progetto che ormai da anni coinvolge moltissimi ricercatori in percorsi culturali ed evolutivi. Inoltre, è il promotore di un gruppo di Associazioni Culturali Europee, Espande Inner Human Evolution.
Sauro Tronconi ha condotto negli ultimi venticinque anni oltre mille seminari in Italia ed Europa, insegnando a migliaia di persone. La metodologia del Self è strettamente legata alla sua persona ed alle sue modalità espressive. Egli usa il racconto didattico/esperienziale e la verbalizzazione per creare stati di coscienza particolari e, contemporaneamente, utilizza in maniera dinamica tecniche di culture completamente differenti, producendo un flusso di situazioni e stati di coscienza tali da favorire lucidità, presenza e memoria.
Questo metodo di comunicazione è diretto, esperienziale e stimola una tipologia di intelligenza differente da quella comunemente intesa: apprendere non è imparare, ma comprendere.
Il suo linguaggio è chiaro ed immediato, i suoi metodi si basano sulla sperimentazione e sono veloci, efficaci, creati per l’uomo occidentale. Dei seminari condotti da Sauro Tronconi è stato scritto: “lasciano trasparire una profonda conoscenza ed un livello di percezione della realtà decisamente diverso attraverso un metodo reso magistralmente semplice ed efficace per chi lo sperimenta, conducendo nel pieno della vita e del proprio presente”.
Come agisce il Metodo Self
La coscienza di sé non può essere frutto di un credo cieco,
ma è connessa alla capacità di osservare senza identificarsi.
Sauro Tronconi
Il ricordo di sé e l’osservazione
L’autoconsapevolezza ci dà la possibilità, attraverso azioni coscienti, di crescere, di riscattarci dallo stato di sonno in cui viviamo ed è il frutto di un lavoro alla base del quale vi è il ricordo di sé e l’osservazione.
L’espressione ricordo di sé può apparire scontata e banale: qualsiasi persona potrebbe affermare tranquillamente “non sono così smemorato da non ricordarmi di me stesso”. Ma spesso accade che, quando siamo totalmente immersi in una situazione, in un’azione o in un pensiero, ci facciamo travolgere dalle circostanze e agiamo come se recitassimo una parte in un film, senza ricordarci che la nostra vita accade ora, che siamo noi a pensare, noi a decidere di compiere una determinata azione. Iniziare a prendere coscienza di noi stessi, quali protagonisti della nostra vita, è il primo passo, che ci rende consapevoli delle nostre azioni e ci permette di riscattarci dall’automatismo: “Io vedo e sono cosciente di vedere, io osservo e ho coscienza di ciò che sto osservando. In altre parole, sono presente all’evento, sono presente al movimento, sono presente alle informazioni che mi arrivano, non reagisco, ma agisco.”
Altro passo fondamentale è l’osservazione, che non diviene però né giudizio, né concentrazione, né passività nei confronti dello svolgersi dell’azione. In condizioni ordinarie, noi non ricordiamo noi stessi, cioè non siamo presenti a noi stessi al momento della percezione di un’emozione, di un pensiero o di un’azione. Con un po’ di esercizio e volontà, non è difficile percepire, vedere se stessi mentre ci si muove, mentre si respira, mentre si parla, mentre si pensa. Questo lavoro innesca pensieri nuovi, permette di tradurre la realtà quotidiana in un modo diverso. Attraverso il metodo Self si inizia a spostare l’attenzione dall’esterno all’interno, imparando e comprendendo che interno ed esterno fanno parte dello stesso flusso di informazioni.
La grande scoperta sarà il rendersi conto pienamente che la vita è nelle nostre mani, che siamo noi a determinare le nostre azioni ed il nostro stato di benessere. Sarà come se un incantamento si rompesse scagliandoci in un altro luogo ad un universo di distanza, dove potremo assaporare la vita attimo per attimo e scoprire con stupore e gioia di averlo fatto senza esserci spostati di un millimetro.
La vera intelligenza | Essere dove accade la vita | Divenire artefici della propria esistenza
Le domande più frequenti (F.a.q.)
A cosa serve il Self Awareness Growing Process?
Il metodo Self Awareness Growing Process (Processo di crescita dell’autoconsapevolezza) ci dà la possibilità di conoscere noi stessi, le nostre reali potenzialità, di cominciare a sapere ciò che è giusto per noi e, di conseguenza, fare scelte consapevoli. Attraverso tecniche che permettono di riconoscere, comprendere ed osservare, in modo differente dal consueto, i nostri meccanismi di azione, è possibile uscire dagli schemi in cui spesso siamo intrappolati e liberarci dai condizionamenti esterni, divenendo artefici della nostra esistenza. In questo modo inizia a cadere il senso di fallimento e la sfiducia, portando ad un rafforzamento dell’autostima e a trarre soddisfazione dalle proprie azioni.
Devo cambiare qualcosa nel mio stile di vita?
No, perché il metodo Self non è un metodo che estranea dalla vita e non richiede sacrifici; esso trae linfa vitale dagli accadimenti quotidiani e dal rapportarsi continuamente al mondo che ci circonda. E’ un metodo laico, al quale si può avvicinare qualsiasi persona, perché esso va al di là dei limiti posti da discriminazioni etniche, religiose ed ideologiche.
Come si svolge un seminario?
Durante i seminari, Sauro Tronconi fa eseguire, alle persone del gruppo che conduce, esercizi particolari, con movimento del corpo, utilizzando il respiro, l’attenzione e la sincronia. Tale lavoro è costantemente accompagnato da input che egli dà verbalmente, in modo da focalizzare l’attenzione sui meccanismi di reazione automatica che ognuno di noi normalmente possiede.
Il Metodo Self è un metodo terapeutico?
No, è un metodo che non intende sostituirsi alla medicina e che si rivolge essenzialmente a persone che stanno “bene”, che non hanno in atto patologie o psicosi. E’ un metodo molto lontano da un approccio psicanalitico e sarebbe un errore confondere la metodologia di Sauro Tronconi con la psicoterapia: il lavoro su se stessi non è inteso come un processo di guarigione o di risoluzione di varie problematiche, ma è un lavoro teso al migliorarsi, conoscersi e crescere. Allo stesso tempo, non è un metodo indicato per coloro che cercano effetti speciali o illusioni positive per rendere interessante la propria vita e non intende fornire false speranze e consolazioni.
E’ sufficiente fare un seminario o devo farne molti?
Non esiste alcun obbligo o vincolo, perché la decisione, la volontà, la responsabilità di cominciare a lavorare su se stessi deve partire da ciascun individuo. Il lavoro su se stessi, sulla propria consapevolezza, è l’espressione della grande libertà che tutti gli uomini hanno; per questo motivo, richiede responsabilità. Non vi sono traguardi, perché è un lavoro fatto di tappe, di costante costruzione, che ciascun individuo compie con sfumature uniche ed individuali.