di Sauro Tronconi
Il legame tra coscienza e meccanica quantistica solleva questioni intriganti riguardo la natura della realtà e il ruolo dell’osservatore nell’universo. La teoria che l’osservatore possa influenzare la realtà semplicemente osservandola o misurandola è una delle più affascinanti e discusse in fisica quantistica. Se portiamo questa idea al livello della coscienza collettiva, emergono possibilità ancora più ampie e complesse.
Supponiamo che la coscienza non sia solo un fenomeno emergente del cervello, ma un agente attivo nel tessuto stesso della realtà. Questa prospettiva suggerisce che la coscienza collettiva, l’unione delle percezioni e delle intenzioni di milioni di individui, potrebbe avere la capacità di influenzare il corso degli eventi futuri. Ciò implica una responsabilità notevole: le visioni collettive, siano esse culturali o emotive, potrebbero effettivamente orientare la direzione del futuro.
Questo fenomeno può essere esemplificato dal concetto di “collasso della funzione d’onda” in meccanica quantistica, dove lo stato di un sistema è determinato nel momento in cui viene osservato. Se applichiamo questa idea a una scala macroscopica, l’intera società potrebbe essere vista come un sistema quantistico in cui le credenze e le aspettative collettive determinano il “collasso” verso una realtà piuttosto che un’altra.
Da un punto di vista psicologico, questo si collega alla capacità degli esseri umani di formare narrazioni e significati condivisi che guidano comportamenti e decisioni collettive. Come se ogni individuo e, per estensione, ogni società creasse una narrazione che non solo descrive ma effettivamente forma la realtà. La “maieutica” di Socrate, in questo contesto, può essere reinterpretata come un processo per cui si facilita la nascita di nuove visioni e realtà attraverso il dialogo e l’interrogazione.
Se, ad esempio, una società collettivamente si concentra sui temi della guerra — attraverso il linguaggio, i media, le politiche — potrebbe effettivamente inclinare la realtà verso tale esito. Allo stesso modo, una focalizzazione collettiva su pace, collaborazione e sviluppo sostenibile potrebbe plasmare un futuro alternativo.
Il potere di questa prospettiva è che incoraggia ogni individuo a considerare come le proprie convinzioni e azioni non solo reagiscono a un mondo preesistente ma partecipano attivamente alla sua creazione. Questo apre la strada a un’etica di responsabilità collettiva, dove ogni pensiero, parola e azione contribuisce a plasmare il mondo in cui viviamo.
L’idea che la coscienza e la meccanica quantistica siano interconnesse in modi che influenzano la realtà offre un campo fertile per esplorazioni future. Ciò sfida la nostra comprensione tradizionale di causa ed effetto e il ruolo del tempo, suggerendo che il passato, il presente e il futuro potrebbero essere più interdipendenti di quanto la nostra esperienza quotidiana lasci credere. Questa riflessione non solo ha implicazioni per la scienza ma anche per la filosofia, la psicologia e l’etica, ponendo le basi per un nuovo modo di pensare l’essere umano e la sua relazione con il mondo.