Pratica della “coscienza di Sè”

La mente, per sua natura orientata all’adattamento, scompone l’esperienza in singoli elementi, li esamina e poi li riorganizza in un quadro complessivo coerente. Nel corso di questa ricostruzione dinamica emerge la coscienza di sé, un fenomeno che non nasce dalla mera aggiunta di dati, ma dalla sintesi creativa delle percezioni, delle emozioni e del fluire del tempo. In tale processo, la percezione non è un semplice ricevere passivo, ma un’attività modellante che continua a integrare e rielaborare i frammenti della realtà: proprio nel farlo, l’individuo si sente parte di ciò che accade, non un osservatore distaccato.
Man mano che si sviluppa questa consapevolezza, la persona acquisisce un rapporto più autentico con l’ambiente fenomenologico. Ogni passo compiuto nella comprensione della realtà apre nuove strade interpretative, creando un circolo virtuoso: più la mente coglie il senso di un insieme, più è in grado di identificare e ricomporre al meglio i particolari, alimentando ulteriormente lo stato di presenza consapevole.
La coscienza di sé non è dunque un lento accumulo di informazioni, ma una rapida unione di molti elementi cognitivi, un processo di composizione che anticipa la pura elaborazione logica. È come un atto creativo continuo, in cui l’individuo, ristrutturando e testando le proprie interpretazioni, ottiene una visione sempre più ampia e interconnessa del proprio essere nel mondo.
Un esempio pratico: immaginate una persona che impara a suonare uno strumento musicale. All’inizio concentra l’attenzione su singole note, sforzandosi di ricordarle e ripeterle correttamente. Pian piano, unendo quei suoni isolati in una melodia, sviluppa un’intelligenza pratica del brano, ne comprende l’armonia e il ritmo, e allo stesso tempo si riconosce come interprete creativo di quella musica. In questo processo, non solo acquisisce una capacità tecnica, ma diviene sempre più consapevole delle proprie emozioni e delle connessioni tra sé e il suono, raggiungendo uno stato di coscienza più fluido e integrato.

Sauro Tronconi (seminario sulla coscienza di sé 2015)

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