Si “deve”amare

L’amore è uno di quei temi che, a pensarci bene, farebbe bene evitare. Ma, ahimè, proprio come le diete e i buoni propositi di Capodanno, ci ricado sempre. Ho passato anni a chiedermi cosa fosse, convinto di poterlo afferrare come un concetto ben definito, una formula precisa, magari qualcosa da risolvere con un’equazione o, nella peggiore delle ipotesi, con un diagramma a torta. Ma l’amore, si sa, è più sfuggente di un politico in campagna elettorale.

Ho esplorato l’amore in ogni sua declinazione: filosofico, scientifico, romantico, perfino mistico. Ho letto tutto ciò che potevo sull’argomento, dai trattati di Platone alle più moderne ricerche neuroscientifiche, e ho scoperto che le uniche certezze che ho tratto da tutto questo studio sono che l’amore è complesso, imprevedibile e, soprattutto, non rimborsa. Sono stato romantico, certo, e anche un pentito romantico, che è una forma di romanticismo più economica, visto che richiede solo rimpianti e nessun investimento.

Poi, preso da un eccesso di zelo spirituale, ho deciso di trascendere, perché mi avevano detto che da lassù le cose si vedono meglio. Ma a forza di trascendere, sono arrivato così in alto che ho perso la connessione con la realtà, scoprendo che oltre un certo punto non resta che il nulla. E lì, in quel vuoto cosmico, mi sono chiesto: “E se questo fosse l’amore di Dio?” – domanda che, già di per sé, aveva tutto il potenziale per guadagnarmi un biglietto di sola andata per la psicanalisi. La risposta? Non è mai arrivata, ma la delusione sì, puntuale come un controllore sull’autobus.

Così, tra l’illusione e il silenzio, ho scelto… di scrivere. Perché il silenzio richiede disciplina, e io di disciplina ne ho meno di un gatto davanti a una scatola chiusa. Del resto, non si può resistere alla tentazione di mettere nero su bianco le proprie riflessioni, nella speranza che prima o poi, tra una frase e l’altra, l’amore si lasci almeno intuire. Oppure, che qualcuno leggendo dica: “Sai che c’è? È proprio così che mi sento anch’io.”

Dal diario di un prete sposato (racconto)

Sauro Tronconi 

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