Agni, fuoco nato dal grembo del nulla,
divora ombre e silenzi incombenti.
Brahma lo generò e, per non perire,
lo nutrì col latte del suo stesso sogno.
Ma Agni non s’acquieta; la guerra
è lingua che parla al cuore del mondo.
Nulla può fermare il suo diluvio ardente,
né argini né preghiere sussurrate.
Ricordiamo l’antica offerta sacra,
il sacrificio che placa l’insaziabile.
Bruciare l’ego è il latte che versiamo,
goccia a goccia, nel focolare spento.
Ogni aurora rinnova il gesto antico,
nutriamo il fuoco con la nostra rinuncia.
Forse così Agni si farà silenzio,
e la pace scenderà sulle ceneri del tempo.
Sauro Tronconi (Poesie ricordate)